Giovedì sera un uomo alla guida di un camion si è scagliato a tutta velocità sulla folla. Ottantaquattro persone hanno perso la vita
Ottantaquattro morti e 202 feriti, di cui 52 in condizioni gravissime. È questo il bilancio del folle attentato messo a segno ieri sera a Nizza durante le celebrazioni della presa della Bastiglia, la festa dell’Indipendenza francese.
Un uomo, a bordo di un camion, si è scagliato contro la folla che stava seguendo i giochi pirotecnici, uccidendo ottantaquattro persone e ferendone oltre 200 nell’affollatissima Promenade del Anglais, la passeggiata sul Lungomare della città turistica al confine con l’Italia.
Come ha spiegato il procuratore Francois Molins, l’attentato di Nizza sarebbe stato messo a segno in “perfetto stile jihadista”, anche se l’autore della strage “non era mai stato oggetto della minima segnalazione di radicalizzazione, né a livello nazionale né locale”. Il procuratore ha anche ricostruito la dinamica dell’incidente: “Verso le 22.45 un uomo solo a bordo di un camion frigorifero di 14 tonnellate, che era stato affittato a noleggio l’11 luglio e che doveva essere restituito il 13 luglio, è penetrato sulla Promenade des Anglais e ha percorso circa 2 km, fra il numero civico 11 e il 147, colpendo violentemente numerosi spettatori raccolti per i fuochi d’artificio”.
All’altezza dell’hotel Negresco, dei poliziotti hanno sparato contro la cabina del camion e a quel punto l’uomo ha replicato al fuoco con una pistola prima di proseguire per altri 300 metri con la sua vettura, prima di essere raggiunto da altri poliziotti che hanno ancora sparato verso la cabina ponendo fine alla sua tragica corsa.
Il responsabile, Mohamed Lahouaiej Bouhlel (di origini tunisine e residente in Francia da tempo), era da solo a bordo del camion che ha scagliato sulla folla ed era “noto alle autorità francesi per minacce, violenze, furto. Il 24 marzo 2016 era stato condannato a per 6 mesi di carcere per violenza commessa a gennaio”.