Secondo il presidente Moldavo, quello di Mosca in Transnistria è il “primo esperimento” per alimentare i conflitti separatisti
Le sanzioni sula Russia non devono essere rimosse. Questa l’opinione del presidente moldavo Nicolae Timofti, che ha invitato la Ue a non cambiare strada nei confronti di Mosca; si tratta di una posizione circostanziata dalla situazione in Transnistria, la regione separatista della Repubblica di Moldova (al confine con l’Ucraina) che, secondo il presidente, sarebbe stata il “primo esperimento” condotto dal Cremlino per alimentare i conflitti separatisti.
“L’interesse della Russia a preservare la sua influenza in questa zona è un serio ostacolo sulla strada dell’avvicinamento della Moldavia all’Unione Europea” ha detto Timofti nel corso dell’incontro il primo ministro della Repubblica Ceca, Bohuslav Sobotka, secondo quanto riporta Publika Tv.
Sarebbe proprio questa la ragione per cui le sanzioni Usa e Ue sono necessarie e devono rimanere, perché, secondo il presidente moldavo, ancor prima della crisi Ucraina – quella che ha spinto l’Europa a sanzionare la Russa – il governo di Mosca aveva già sostenuto gli sforzi indipendentistici della Transnistria; una mossa che, a tutt’oggi, in qualche misura ostacola gli sforzi della Moldavia per l’integrazione con l’Unione europea.