Tiraspol mira a rendere Chisinau responsabile di tutti i problemi sociali ed economici esistenti in Transnistria, a dichiararlo il vice primo ministro per la reintegrazione Oleg Serebrian, riferendosi al congresso che si è svolto mercoledì a Tiraspol
Il congresso è stato organizzato per dimostrare agli abitanti della Transnistria che le cose stanno andando storte a causa del presunto blocco economico imposto da Chisinau.
Secondo Oleg Serebrian, i messaggi trasmessi durante il congresso tenutosi a Tiraspol sono destinati principalmente ai cittadini della regione della Transnistria. I leader separatisti della riva sinistra del Nistru vogliono addossare a Chisinau la responsabilità di tutti i problemi economici della regione.
“Si tratta chiaramente di un’operazione per mascherare i problemi che il regime di Tiraspol sta causando nei confronti dei cittadini della regione della Transnistria. Le cose stanno andando male economicamente e socialmente e hanno bisogno di una spiegazione per i cittadini e questa spiegazione è che la madre di tutti i mali è Chisinau, e che loro se la passano male a causa di questi dazi doganali. Insieme all’aggressione russa contro l’Ucraina, una sezione transnistriana del confine tra Moldova e Ucraina è stata chiusa e la situazione è diventata ancora più precaria. Ma la colpa è della Federazione Russa, che ha dato inizio a questa guerra. Innanzitutto, il messaggio è rivolto ai cittadini sempre più delusi della regione della Transnistria”, questa la dichiarazione del vice primo ministro Serebrian.
Egli ha osservato che dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sempre più cittadini della Transnistria richiedono la cittadinanza moldava. Il funzionario dubita che, dopo l’appello di ieri di Tiraspol, il Cremlino deciderà di riconoscere l’indipendenza della regione.
“Tutti cominciano a capire che il futuro di questa regione è solo come parte della Repubblica Moldova. Il 90% dei cittadini della regione della Transnistria sono cittadini della Repubblica di Moldova. Il processo di richiesta della cittadinanza moldava ha subito un’accelerazione dopo il 24 febbraio 2022. Nella regione della Transnistria, come nel resto della Repubblica di Moldova, è consentita la cittadinanza multipla. Molte persone hanno passaporti ucraini, come Ignatiev, il cosiddetto ministro degli Esteri. Lì ci sono cittadini bulgari e rumeni. Molti sono cittadini di tre paesi. Non penso che Putin abbia la possibilità di affermare che la Federazione Russa riconosce l’indipendenza della regione della Transnistria. La loro indipendenza, in più di 30 anni, non è stata riconosciuta da nessuno”, così Oleg Serebrian.
La risoluzione del congresso prevede che il Consiglio della Federazione russa e la Duma di Stato siano chiamati a proteggere la Transnistria dalle crescenti pressioni provenienti da Chisinau.