Ieri, giovedì 23 marzo, si è tenuta un’importante riunione intergovernativa tra le delegazioni della Romania e della Moldova, guidate rispettivamente dai premier Sorin Grindeanu e Pavel Filip. Al centro dell’incontro, la definizione di interessi ed obiettivi che possano giovare ad entrambi i Paesi, nell’ottica di una collaborazione bilaterale nell’ambito politico, economico e finanziario
Ieri, giovedì 23 marzo, a Piatra Neamt – città a nord est della Romania – si è tenuta un’importante riunione intergovernativa tra la Romania e la Moldova. A rappresentare le due delegazioni, i rispettivi premier dei due Paesi Sorin Grindeanu e Pavel Filip. Al centro dell’incontro, il rafforzamento dei rapporti di collaborazione bilaterale tra i due Paesi e la discussione nonché la definizione degli interessi e degli obiettivi comuni nell’ambito degli investimenti, della politica, del settore economico e finanziario. Tra gli obiettivi della Romania, quello di porsi come punto di riferimento della Moldova in Europa, al fine di incentivarne lo sviluppo ed accelerare il suo percorso europeo. Grande attenzione anche al tema della difesa e dell’energia, accompagnata da un’intensa discussione sulla dibattuta costruzione del gasdotto Iasi-Ungheni.

“Un rapporto speciale”, queste le parole impiegate dal primo Ministro romeno Grindeanu in riferimento alla collaborazione tra la Romania e la Moldova. Primo tra i propositi della Romania, il sostegno allo sviluppo e alla modernizzazione della Moldova attraverso l’accelerazione dei processi di riforma, nonché il rafforzamento del suo percorso in Europa. Obiettivo, questo, che può essere raggiunto solo attraverso la realizzazione di azioni e progetti concreti quali, ad esempio, il finanziamento da 150 milioni di euro che la Romania ha stanziato alla Moldova nei momenti di difficoltà e per il quale il primo Ministro Filip, durante la conferenza stampa tenutasi al termine dell’incontro, non ha mancato di rivolgere i sentiti e dovuti ringraziamenti.
Grande attenzione al tema degli investimenti, strumento tramite il quale la Romania si auspica di poter realizzare il progetto di una maggiore presenza in Moldova. “Vogliamo aumentare i nostri investimenti in Moldova. Vogliamo essere parte di possibili processi di privatizzazione che avverranno nel prossimo periodo in Moldova, rispettando tutte le procedure”, ha infatti affermato Grindeanu. Operazione questa, di grande interesse comune e vantaggiosa per entrambi i Paesi. Se da una parte, infatti, l’aumento dei finanziamenti esterni consentiranno alla Moldova di stabilizzare la propria posizione, dall’altra permetteranno alla Romania di porsi come punto di riferimento politico, strategico e fisico della Repubblica moldava nell’Unione Europea.
Durante l’incontro, i rappresentanti delle due delegazioni, si sono confrontati anche in fatto di difesa. Al centro della discussione sul tema, la prossima apertura sul suolo moldavo di un Ufficio Nato che – nonostante le riserve da parte del Presidente della Repubblica di Moldova Igor Dodon – secondo quanto assicurato da Filip, verrà aperto a luglio. D’altronde – ha ribadito il premier- “la Moldova è una Repubblica parlamentare e le decisioni importanti vengono prese dal governo e dal Parlamento”. La presenza di un ufficio dell’Alleanza Atlantica sul territorio Moldavo è una grossa opportunità per intensificare i rapporti con la Nato, ed il governo di Chinisau non ha alcuna intenzione di abbandonare il progetto.
Intensa e ricca di novità e di spunti, la discussione sul tema dell’energia, una vera e propria priorità per la Repubblica della Moldova, legata alla necessità sempre più sentita di allontanarsi dalla condizione di dipendenza dalla Federazione Russa nell’ambito delle forniture energetiche. Centrale la questione sulla dibattuta costruzione del gasdotto Iasi-Ungheri: il premier Filip ha assicurato che il governo di Chinisau farà tutto il possibile affinché il progetto possa giungere ad una piena realizzazione entro la fine del 2018. Le basi sono già state gettate tanto che gli accordi di finanziamento sia con la Banca europea per gli investimenti che con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, sono stati firmati. In più, il ministro dell’Economia romeno, Mihai Tudose, ha annunciato che la Commissione europea ha deciso di aumentare il finanziamento per il progetto del gasdotto da 10 a 40 milioni euro.