L’Ufficio nazionale per la reintegrazione della Moldova replica alle lamentele di Tiraspol
L’Ufficio nazionale per la reintegrazione della Moldova ha percepito come “eccessivamente politicizzato” il lamento di Tiraspol secondo cui Chisinau avrebbe vietato di importare nel territorio moldavo alcune partite di prodotti alimentari da parte di alcune aziende transnistriane.
L’Ufficio della presidenza ha fatto sapere che per l’importazione in Moldova e per il collocamento di prodotti alimentari, “occorre rispettare i requisiti della legislazione vigente e gli standard internazionali in termini di salute, qualità e sicurezza alimentare”.
“Se vengono riscontrate violazioni, gli ispettori autorizzati possono trattenere una partita di merci. Hanno persino il diritto di distruggere una partita secondo le modalità prescritte dalla legislazione nazionale”.
Gli ispettori autorizzati hanno quindi il diritto di intraprendere le azioni necessarie, redigere documenti pertinenti e prendere decisioni legalmente valide.
“La comunicazione su tali temi e l’accordo sulle misure/passi da adottare sono oggetto di interazione esclusivamente da parte di organismi autorizzati e rappresentanti di società importatrici/esportatrici, senza intermediari o interferenze da parte di soggetti che non dispongono dei necessari poteri/autorizzazioni”.