A partire dal 2018, l’assistenza finanziaria concessa alla Moldova dagli Stati Uniti, attraverso l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), potrebbe essere ridotta di quasi la metà. A testimoniarlo, la rivista statunitense “Foreign Policy” in riferimento al progetto di bilancio 2018 del dipartimento di Stato di Washington

Gli aiuti finanziari concessi dagli Stati Uniti alla Moldova, per mezzo dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), a partire dal 2018, potrebbero essere addirittura dimezzati. A testimoniarlo, la rivista statunitense “Foreign Policy”, riferendosi al progetto di bilancio 2018 del dipartimento di Stato di Washington. Stando a quanto emerso, l’assistenza finanziaria verso la Moldova, potrebbe essere ridotta del 47,4%. Dai 30.431 dollari attualmente concessi, si passerebbe dunque, a soli 16.000 dollari. A frenare gli allarmismi, ci pensa la rappresentanza dell’Usaid in Moldova pronta a sostenere che il progetto di bilancio per il 2018 non è ancora stato completato e che i dettagli dovranno ancora essere rivalutati e negoziati dal presidente e dal Congresso.
Importanti variazioni anche per l’Ucrania, per la quale, il sostegno economico americano potrebbe essere soggetto ad una riduzione del 68.8%, con un finanziamento che dagli attuali 570.940 euro, passerebbe a soli 177.800. Ancora più preoccupante la situazione per Paesi quali l’Armenia, l’Azerbaigian, la Bielorussia, la Georgia, il Kazakistan, il Kirghizistan e il Turkmenistan, per cui i finanziamenti potrebbero essere addirittura sospesi. A godere del nuovo bilancio 2018, l’Iraq e la Siria, con una proposta di aumento di aiuti finanziari del 144.9% per il primo, e del 50% per la seconda.