L’ex primo ministro Ion Chicu ne ha fatto richiesta alla Corte d’appello di Chisinau
Secondo Ion Chicu le elezioni presidenziali non sono state libere e democratiche, ma truccate. Gli organi elettorali, compresa la Commissione elettorale centrale, avrebbero violato i diritti dei candidati.
Gli esponenti del PCDM, durante la campagna elettorale e direttamente il giorno delle elezioni, hanno monitorato l’attività degli organi elettorali, rilevando molteplici violazioni.
“La Commissione elettorale centrale non ha assicurato lo svolgimento di elezioni libere e democratiche. Il risultato è viziato e truccato. Ritengo che i miei diritti di candidato e quelli dei cittadini che mi hanno sostenuto, così come di altri candidati, siano stati palesemente violati dalla CEC e da altri organi elettorali”.
Il PCDM e gli altri partiti hanno presentato diversi ricorsi il giorno delle elezioni. Dovevano essere esaminati e risolti lo stesso giorno, come previsto dalla legge elettorale. Tuttavia, gli organi elettorali hanno ammesso la flagrante violazione della legge, lasciando le stesse non esaminate.
Le denunce riguardanti gli atti illegali commessi dal PAS non sono state esaminate. Si tratterebbe dell’uso delle risorse amministrative.
Ion Chicu ha chiesto alla Corte d’Appello l’annullamento, in toto, della decisione della CEC del 23 ottobre sulla centralizzazione dei risultati delle elezioni presidenziali e sull’organizzazione del secondo turno delle elezioni. L’ex primo Ministro si aspetta una decisione legale dalla Corte d’Appello di Chisinau, e non una decisione dettata politicamente.