Decine di migliaia di persone, il 21 maggio, si sono radunate nella capitale moldava per favorire il processo di avvicinamento all’Unione europea
Il governo filoeuropeo moldavo continua a lottare con le correnti politiche contrarie provenienti dalla Russia.
L’evento del 21 maggio, voluto dalla presidente Maia Sandu, ha suscitato critiche da parte di alcuni partiti dell’opposizione e persino di alcuni legislatori europeisti a causa dell’uso improprio delle risorse del governo.
La polizia ha stimato l’affluenza alle urne a circa 75.000 persone.
La manifestazione, che ha visto la presenza della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha avuto luogo pochi giorni prima di una riunione del vertice della Comunità politica europea del 1° giugno, in cui Sandu vuole strappare la promessa che la Moldova avvierà presto i negoziati di adesione all’Unione europea. .
Il vertice sarà il primo incontro di questo tipo del gruppo di 44 membri, nato da un’idea del presidente francese Emmanuel Macron.
Il raggruppamento ha lo scopo di migliorare la cooperazione tra l’UE e i paesi non membri, compresi i paesi aspiranti dei Balcani occidentali e della regione del Caucaso.
La Moldova è stata invitata insieme all’Ucraina ad aprire i negoziati di adesione con l’UE nel giugno dello scorso anno, pochi mesi dopo l’invasione russa.
Uno dei paesi più poveri d’Europa, la Moldova ha accolto centinaia di migliaia di rifugiati ucraini all’indomani dell’invasione e, nel tempo, è aumentata la preoccupazione in merito a una possibile ricaduta della guerra.
Sandu è salita al potere nel novembre 2020.
Ha sostituito Igor Dodon, un presidente socialista sostenuto da Mosca.
La spinta di Sandu per legami più stretti con l’UE ha innervosito Mosca.
Il governo di Sandu ha anche accusato la Russia di tentare di destabilizzare il Paese.
La Russia continua a far stazionare più di 1.000 truppe in Transnistria, un frammento di terra tra la Moldova e l’Ucraina, apparentemente per operazioni di mantenimento della pace e a guardia di un enorme deposito di munizioni dell’era sovietica.