Un moldavo di 39 anni è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, sospesi, per molestie dopo aver terrorizzato la sua ex compagna per circa due anni, tra il 2021 e il 2023
La sentenza sarebbe stata emessa lunedì 27 maggio 2024, a seguito di un processo condotto con rito abbreviato presso il Tribunale di Mestre che si è concluso con una riduzione della pena di un terzo.
Il giudice Mariarosa Barbieri ha ritenuto il reato aggravato dal fatto che fosse stato commesso ai danni di una persona con la quale l’uomo conviveva.
La vittima, una donna di 23 anni anche lei moldava, ha denunciato l’uomo.
La vittima si era appellata alle autorità per denunciare di essere stata oggetto di violenze e minacce con un coltello, fatti che sono oggetto di un altro procedimento penale pendente.
Temendo per la sua incolumità, ha quindi deciso di lasciare la casa nella quale conviveva con il compagno, rifugiandosi presso alcuni parenti con la figlia.
Tuttavia, l’uomo è riuscito a scoprire dove si era trasferita e ha continuato a molestarla, pedinandola e osservando ogni sua mossa.
Nei messaggi che le ha inviato, l’ha insultata e le ha fornito dettagli per dimostrare che sapeva dove si trovava e come era vestita.
A causa di questo comportamento, la vittima ha dovuto cambiare domicilio tre volte in pochi mesi.
Nel corso del processo, la donna si è costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato Tiziana Ceschin, e chiederà il pagamento provvisorio di 10.000 euro, a titolo di anticipo per danni da determinare in sede civile.
Se necessario, l’avvocato chiederà il pignoramento dello stipendio dell’imputato. Per far fronte alla difficile situazione, la 23enne si è anche rivolta anche a un centro di prevenzione contro la violenza.
Lo stesso giorno, l’uomo è stato interrogato anche per un altro caso. E’ stato accusato di aver picchiato la moglie. Difeso dall’avvocato Marianna Tassetto, si è rifiutato di rispondere davanti al giudice, invocando il diritto al silenzio.
Oltre alla sospensione condizionale della pena, l’uomo dovrà frequentare dieci sedute in un centro specializzato, pensato per aiutarlo a prendere coscienza degli errori commessi.