I servizi speciali russi, in particolare l’FSS, stanno cercando di arruolare i cittadini ucraini che attraversano illegalmente il confine Moldova-Ucraina attraverso la Transnistria
Secondo un rapporto di gordonua.com che cita il Centro di resistenza nazionale dell’Ucraina, le persone che entrano in Transnistria vengono “attenzionate” dall’intelligence russa.
“Il Servizio di Sicurezza Federale Russo (FSS) prende di mira i cittadini ucraini che attraversano illegalmente il confine con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulle installazioni militari e sulla disposizione del confine ucraino con la Transnistria. Utilizzando tattiche di coercizione compreso il ricatto, questi individui sono costretti a diventare informatori sotto la minaccia di espulsione in Ucraina”, a lanciare l’allarme le forze operative speciali delle forze armate ucraine.
“Queste azioni sottolineano la mancanza di autonomia all’interno della ‘PMR’ e riaffermano il suo status di territorio occupato dalla Federazione Russa. Di conseguenza, sconsigliamo vivamente ai cittadini ucraini di entrare nella cosiddetta “repubblica””.
Alla luce di questi sviluppi, i media ucraini ricordano che l’anno scorso, in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha riconosciuto la Transnistria come territorio sotto occupazione russa.
In queste circostanze, il Cremlino istiga i separatisti ad aumentare la tensione. Il recente “congresso” convocato il 28 febbraio 2024, ha esortato i sostenitori di Mosca a proteggerli dalla “crescente pressione moldava”. Con il pretesto delle “violazioni dei diritti e delle libertà degli abitanti della Transnistria”, i separatisti filo-moscoviti chiedono l’intervento dell’OSCE, del Parlamento europeo, del Comitato internazionale della Croce Rossa, del Segretario generale delle Nazioni Unite e della CSI per esercitare pressioni sulla leadership moldava al fine di ritornare a un formato di dialogo favorevole ai loro interessi.
Secondo gordonua.com, citando i rapporti dell’intelligence militare ucraina, Mosca si aspettava un risultato più belligerante dall’evento di Tiraspol, ma non è riuscita a raggiungere gli obiettivi desiderati. “I loro sforzi politici e informativi hanno vacillato”, ha affermato l’intelligence della difesa ucraina.