L’Associazione Promo-Lex ha invitato la UEFA a non permettere lo svolgimento di alcuna partita di calcio a Tiraspol fintanto che l’osservanza dei diritti umani sul lato sinistro del Nistru non sia garantita
La decisione è stata presa in relazione alle gravi violazioni dei diritti umani e l’omicidio del leader dell’opposizione Oleg Horjan.
L’Associazione Promo-LEX ha inviato una lettera al presidente UEFA Aleksander čeferin e al comitato esecutivo dell’organizzazione, informandoli sulla situazione nella regione transnistriana.
Poiché, per decisione dell’amministrazione transnistriana, è stata estesa, almeno fino al 16 settembre 2023, l’allerta gialla per minaccia di terrorismo, la decisione del 4 luglio presa dalla UEFA di consentire le partite a Tiraspol si basa su informazioni errate o incomplete.
L’UEFA mira a gestire tutte le sue attività ed eventi nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Ma quando viene dato il permesso di svolgere partite sportive in un territorio controllato da un gruppo di persone che è direttamente responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, la UEFA viola il proprio impegno.
Una nuova partita di calcio si svolgerà a Tiraspol oggi, al 10 agosto. A questo proposito, la PROMOX ha invitato il presidente e il comitato esecutivo UEFA a prendere atto delle circostanze di sicurezza e della disastrosa situazione dei diritti umani nella regione transnistrica della Repubblica di Moldova.