La vittima è stata identificata come Galina Banea, una moldava di 33 anni arrivata in Italia appena due settimane fa
Lunedì mattina, alle 6.30, due donne passeggiando sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo nelle Marche, hanno scoperto il corpo senza vita di una donna.
La vittima è stata identificata come Galina Banea, una moldava di 33 anni arrivata in Italia appena due settimane fa.
Il corpo di Galina, la cui identificazione è stata rapida grazie al tatuaggio sul polso destro, è stato ritrovato in una posizione che non lasciava pensare a violenza.
La giovane donna moldava era sdraiata sulla schiena, con le braccia incrociate sul petto e i pugni chiusi.
L’esame del corpo da parte del medico legale ha confermato che la donna è morta per annegamento, ma le circostanze che hanno portato all’annegamento rimangono poco chiare.
La Procura, sotto il coordinamento del pubblico ministero Eugenia Sinigaglia, sta attualmente esaminando tre possibili scenari.
Il primo, e il meno probabile, fa pensare che la giovane possa essere annegata accidentalmente mentre faceva il bagno notturno.
Il secondo scenario, più plausibile, indica che la donna avrebbe potuto trovarsi in pericolo mentre nuotava,poichè bloccata dalle persone con cui si trovava.
Quest’ultimo scenario, grave quanto il secondo, suggerisce la possibilità che l’annegamento sia stato indotto intenzionalmente, rendendo il caso un omicidio.
Quando è stata trovata morta sulla spiaggia, Galina indossava solo un reggiseno e una camicetta.
L’assenza di altri indumenti non esclude la possibilità che la sua morte sia avvenuta a seguito di un rifiuto amoroso. Le condizioni in cui è stata ritrovata non hanno consentito il rilevamento delle impronte digitali.
Un testimone oculare ha riferito di aver visto Galina camminare in compagnia di due uomini la sera della sua morte. Entrambi gli uomini sono stati identificati e interrogati dalla Polizia
Uno di loro, 33 anni, originario della Romania, con precedenti minori legati a spaccio di droga, è diventato oggetto di maggiore attenzione da parte degli investigatori.
Galina Banea era una donna appassionata di gastronomia e di animali. Fino a giugno di quest’anno ha vissuto in Moldova con suo marito.
Nel mese di aprile ha trascorso alcuni giorni in una località turistica della Romania. Le autorità rumene gli hanno rilasciato il visto turistico con cui è arrivata in Italia ad agosto. Durante il suo breve soggiorno in Italia, si è appassionata molto alla gastronomia e ai paesaggi locali.
Nonostante avesse affittato una stanza a Porto Sant’Elpidio, alcune prove dimostrano che Galina frequentasse anche la casa dell’uomo ora nel mirino dell’accusa.
Le indagini continuano e, con l’autopsia prevista per la fine di questa settimana, si spera che nuovi dettagli possano far luce su questo caso inquietante.
L’Ambasciata della Moldova a Roma ha confermato di essere stata informata dell’accaduto e ha contattato i familiari della vittima per predisporre il rimpatrio della salma.