I computer di 3600 cittadini moldavi sono stati infettati distribuendo programmi non sottoposti a licenza tramite piattaforme “torrent”
E’ moldavo l’autore di un maxicontagio virtuale che ha violato gli account bancari di oltre 3600 cittadini in Moldova.
Si tratta di un hacker di cui ancora non è stato diffuso il nome, attualmente indagato e ricercato dai pubblici ministeri dell’Ufficio del Procuratore per la lotta contro la criminalità organizzata, dall’ispettorato nazionale delle indagini, e dal Servizio di informazione e sicurezza del Centro per la lotta alla criminalità informatica.
Come ha agito l’hacker moldavo? Niente di più semplice: è bastato mettere online su una piattaforma di scambio P2P un programma software molto ricercato, senza licenza, sotto forma di torrent.
In tanti hanno abboccato, per la precisione 3600, e si sono ritrovati il computer violato da un trojan che ha spedito dati sensibili come password e login di conti bancari e siti web al malintenzionato. A casa del principale indagato le forze dell’ordine hanno sequestrato 2 laptop e 3 cellulari, che certamente daranno una svolta alle indagini.