Oggi, lunedì 3 aprile, il Presidente della Repubblica di Moldova Igor Dodon ha firmato un memorandum di cooperazione con l’Unione economica eurasiatica, in occasione del forum internazionale Uee-Moldova tenutosi a Chinisau. Aspre critiche da parte del primo ministro moldavo Pavel Filip, preoccupato per la stabilità sociale e politica del Paese e che ha definito il documento senza alcun valore

Nella mattinata di oggi, lunedì 3 aprile, il Presidente moldavo Igor Dodon ha ufficialmente firmato un memorandum di cooperazione con l’Unione economica eurasiatica. Alla base dell’accordo, siglato in occasione del forum internazionale Uee-Moldova tenutosi a Chinisau, la volontà di far circolare sul mercato della Russia, della Bielorussia, del Kazakistan, dell’Armenia e del Kirghizistan, i prodotti nazionali in modo da far crescere il settore delle esportazioni ed il valore economico e produttivo del settore agricolo, il più sviluppato e fecondo della Moldova. Una decisione, quella del Presidente, che ha fatto davvero discutere. Il più accanito tra gli oppositori, Pavel Filip, Primo Ministro moldavo, sostenuto dal Presidente del Parlamento Adrian Candu. Un accordo “che minerà la stabilità sociale e politica del Paese”, questo l’aspro commento del Primo Ministro di fronte alla firma del Memorandum, preoccupato soprattutto che le note tensioni tra la Russia e l’Unione Europea possano ripercuotersi in modo negativo sull’economia del Paese. Rassicuranti in tal senso, le parole di Tigran Sargsyan, presidente della Commissione economica eurasiatica, presente all’odierna cerimonia della firma, che ha prontamente sottolineato come l’accordo con l’Unione economica eurasiatica non sia in nessun modo in conflitto con gli accordi presi con i partner occidentali.