Il leader della Transnistria Vadim Krasnoselski ha accolto con favore l’interesse della Presidenza polacca dell’OSCE nel contribuire a proseguire il dialogo tra Chisinau e Tiraspol, nonostante la difficile situazione.
Anche se nelle condizioni attuali è praticamente impossibile convocare il formato negoziale 5+2, il dialogo non può essere interrotto e l’OSCE è pronta a mediare. Vadim Krasnoselski afferma che tutti i partecipanti al formato negoziale “5 + 2” devono garantire l’attuazione degli accordi precedentemente firmati. È importante che nessuno dei paesi eserciti pressioni politicamente, economicamente o in altro modo.
“Se queste forme di pressione continuano e gli accordi precedentemente firmati non vengono mantenuti, tutti gli altri accordi o incontri saranno esclusivamente formali. Dobbiamo puntare ai risultati”, queste le parole del leader transnistriano.
In una conferenza stampa a Chisinau, Zbigniew Rau ha affermato che lo status speciale per la regione della Transnistria significa l’integrazione con una Moldova pacifica e democratica, dove i diritti umani sono rispettati e dove la società civile gode di quei privilegi che sono tipici di uno stato democratico in cui il governo di legge esiste. L’OSCE continuerà ad adoperarsi per assicurare una soluzione pacifica e duratura del conflitto in Transnistria.
Nel contesto della guerra in Ucraina, l’uso del dialogo e delle misure di rafforzamento della fiducia nel processo di risoluzione delle controversie sta diventando ancora più importante.