L’allarme bomba al tribunale di Chisinau, sede Buiucani, si è rivelato falso. Gli specialisti del servizio “Bombteh” non hanno trovato alcun ordigno all’interno dell’edificio e nei dintorni. Durante i controlli tutte le persone sono state evacuate e l’area è stata circondata dalle forze dell’ordine.
Secondo la normativa, l’individuo che si è reso responsabile del falso allarme rischia una multa da 27.500 a 42.500 lei, un lavoro non retribuito a favore della comunità da 180 a 240 ore, o la reclusione fino a due anni.
Inoltre sono state disposte tutta una serie di misure atte a identificare la persona che ha effettuato la telefonata.
Nei primi sei mesi del 2021, il numero di chiamate per un allarme bomba è aumentato del 42,10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sempre nella prima metà di quest’anno sono state registrate 27 false informazioni sugli allarmi bomba e sono stati identificati 16 responsabili di questi procurati allarmi.
Grazie alle 27 informazioni ricevute, sono stati avviati 22 procedimenti penali. 11 sono stati girati al pubblico ministero secondo il codice di procedura penale mentre otto casi sono stati inviati al tribunale.