I cittadini della Transnistria e Gagauzia potranno partecipare al referendum sull’adesione della Moldova all’UE
“La volontà dei cittadini è ciò che conta e, in autunno, dovranno decidere se vogliono che andiamo avanti, che lavoriamo al progetto di integrazione europea della Moldova, o se vogliono tornare al passato”.
A dirlo alla stampa rumena il presidente Maia Sandu.
Il capo dello Stato moldavo ha spiegato come si potrebbe organizzare un referendum in Transnistria, una regione non controllata da Chisinau e Gagauzia, che gode di uno status speciale.
“La Repubblica Moldova è stata ricattata per anni. Era bloccata in questa zona grigia, dalla quale sembrava non esserci via d’uscita. Siamo riusciti a liberarci dal ricatto. Siamo riusciti a liberarci dalla dipendenza totale dal gas russo e dalla dipendenza dal mercato russo. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per rafforzare l’indipendenza delle istituzioni e l’indipendenza della Repubblica di Moldova. Ma alla fine la decisione viene lasciata ai cittadini e, in autunno, saranno i cittadini a decidere il destino della Moldova. Quale sarà il futuro della Repubblica Moldova? Questo referendum sarà organizzato sul territorio di tutto il paese. Naturalmente il Parlamento deciderà sugli aspetti tecnici dell’organizzazione del referendum.
Saranno organizzati anche altri sondaggi elettorali. I seggi elettorali non possono essere aperti sul territorio della Transnistria perché non è controllato dalle autorità costituzionali di Chisinau. Ma i cittadini moldavi che vivono sulla riva sinistra del fiume Nistru potranno venire a votare nei seggi elettorali sulla riva destra”.
Alla vigilia del nuovo Natale, Maia Sandu ha annunciato la sua intenzione di candidarsi per un secondo mandato presidenziale e ha chiesto al parlamento di organizzare un referendum sull’adesione della Moldova all’UE.
“Abbiamo ancora molto da fare. E la cosa più importante è garantire la pace e un futuro migliore a tutte le famiglie e ai bambini moldavi. Solo come Stato membro dell’UE abbiamo la garanzia di un futuro del genere”.